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29 Apr 2016 / Territorio

Probabilmente non tutti sono a conoscenza del fatto che il mese scorso è stata celebrata la ventitreesima Giornata Mondiale dedicata all'Acqua. Questa giornata è infatti stata istituita nel lontano 1993 grazie al lavoro portato avanti dalle Nazioni Unite: obiettivo di questa iniziativa, che si ripete il 22 marzo di ogni anno è quello di non far cadere nel dimenticatoio un tema importantissimo come quello dell'accessibilità a un bene di primaria importanza come l'acqua.

L'impegno delle Nazioni Unite

Le Nazioni Unite, come accade ogni anno, hanno chiesto a tutti i paesi membri di sfruttare questa giornata con la messa in campo di iniziative e manifestazioni aventi come scopo quello di far capire alle proprie opinioni pubbliche quanto sia importante tale tematica.

Per capire l'importanza del tema basti pensare al fatto che nel 2016 sono quasi un miliardo le persone che nel mondo non hanno modo di usufruire di acqua potabile. Le parti del mondo che più devono fare i conti con questa problematica sono (e questo dato è senza dubbio sorprendente) la Cina e l'India: sorprendente se pensiamo che parliamo di due tra i Paesi più importanti sullo scacchiere politico ed economico a livello mondiale. Altra zona molto colpita è quella subsahariana dell'Africa.

Il tema dominante di quest'anno

La giornata mondiale dell'acqua in questo 2016 ha avuto come tema dominante quello del rapporto che intercorre tra questo bene primario e il lavoro.

Obiettivo è stato quello di far comprendere come l'acqua sia tutt'altro che marginale nella creazione di posti di lavoro e quindi nello sviluppo di una società.

Nel corso di questa giornata, inoltre, sono stati puntati i riflettori sullo spreco dell’acqua nel mondo. I numeri non sono di certo entusiasmanti: basti pensare che solo nel nostro Paese poco meno del 40% dell'acqua risulta sprecato.



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