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12 Dic 2016 / Ricette

Il rispetto dei cicli annuali di riproduzione, pesca, acquisto e consumo del pesce, è quello che comunemente definiamo stagionalità. Tenere conto di questo aspetto, oltre che della tracciabilità della filiera, è il primo equilibrato passo verso la salute del pianeta e dell'organismo.

 

A questo proposito, sarà di fondamentale importanza conoscere gli esemplari di pesce che popolano i nostri mari al fine di acquistarli con criterio e consapevolezza per preservarli dal sovrasfruttamento e dall'estinzione. Anche a dicembre, dunque, lasciatevi tentare esclusivamente dalle carni fresche di:

  • Alice
  • Calamaro
  • Moscardino
  • Cefalo
  • Dentice
  • Nasello
  • Triglia
  • Sgombro
  • Sogliola
  • Spigola
  • Seppia
  • Sardina
  • Vongola Verace
  • Gambero rosa mediterraneo
  • Pesce San Pietro

Come riconoscerli in fase di acquisto?

Seguire scrupolosamente la stagionalità del pesce fresco equivale a portare in tavola piatti autentici, dal sapore genuino.

Ma come fare a riconoscere le diverse specie di pesce? Ma come fare a riconoscere le diverse specie di pesce? Mentre i più avranno imparato a riconoscere alici e sardine, dalla forma del corpo e soprattutto dalla bocca, che presenta nelle alici la mascella superiore che sopravanza rispetto a quella inferiore, e nelle sardine invece è la mascella inferiore che sopravanza la mascella superiore, è meno semplice distinguere lo sgombro dal lanzardo.

Il primo ha il dorso grigio bluastro, con sfumature gialle e tigrature fitte; il secondo, ha delle visibili macchie grigiastre sul ventre. Il cefalo, il pesce semigrasso dal quale si ricava la bottarga, è molto digeribile e nutriente. Il suo dorso, di 30-60 cm di lunghezza, è grigio scuro con sfumature tendenti all'azzurro, e strisce di un brillante color argento. Nei cefali che vivono in acque salmastre o più dolci, questa caratteristica cromatica è molto sbiadita.

Una maggiore attenzione va prestata durante l'acquisto del dentice. Il suo colore rosso-rosato lo accomuna ad altre specie meno pregiate, e per questo può essere confuso con il pagro. La differenza è ben visibile all'esame della dentatura: nei dentici i denti sono tutti caniniformi sottili e lineari, mentre nei pagri solo quelli anteriori.


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