Please enable JS
15 Gen 2018 / Prodotti Ittici

Il pesce continua ad essere un vero e proprio must per milioni di italiani, come confermano gli eloquenti dati di vendita fatti registrare nel corso delle ultime feste natalizie.

A favorire la sua presenza sulle nostre tavole è stata in particolare la rinnovata stabilità dei prezzi, che ha spinto le famiglie sparse lungo tutto il territorio a spendere quasi un miliardo pur di non far mancare sulla propria tavola almeno una portata a base di pesce.

Un trend in notevole aumento, circa il 5% in più rispetto al Natale del 2016, che si avvale anche del notevole apporto dei più giovani, ormai avvezzi alla cucina fusion. In pratica il 75% dei nuclei familiari ha rinnovato una tradizione di vecchia data, come del resto confermano le stime preliminari fatte da Coldiretti Impresa Pesca e Federcoopesca Confcooperative.

Un'offerta all'insegna dell'abbondanza

A favorire ulteriormente il rinnovato appeal tra italiani e pesce è stata quest'anno anche la grande abbondanza dell'offerta, che ha favorito notevolmente le imprese che operano sui nostri mari.

Il bel tempo che ha caratterizzato le giornate precedenti alle feste, ha infatti consentito ai pescatori italiani di rifornire al meglio la catena distributiva, con un aumento sino al 30% del pescato nazionale presente nelle pescherie o nei vari mercati disseminati lungo lo stivale. In tal modo è stato possibile implementare in maniera notevole l'offerta e la possibilità di scelta della clientela. Il risultato che è sortito da questo mix di fattori si è tradotto non solo in un rapporto tra la qualità e il prezzo molto elevato, ma anche in prezzi più convenienti rispetto a quelli che avevano invece caratterizzato le feste del 2016.

Le vere protagoniste delle tavolate natalizie sono state in particolare le vongole, le alici, le seppie e le triglie, anche se quasi due italiani su tre hanno deciso di non farsi mancare un assaggio di salmone proveniente dall'estero.

Molto meno gettonate, anche per ovvi motivi legati ai costi spesso eccessivi, le ostriche e il caviale. Sale invece il numero di nostri connazionali che opta per un prodotto tipico dell'acquacoltura come la trota, considerata del resto una vera e propria eccellenza tricolore e favorita da prezzi che ne hanno fatto schizzare in alto il gradimento.

I consigli di Coldiretti

Nonostante l'aumento di prodotto italiano, va comunque sottolineato come il mercato continui ad essere caratterizzato da pescato proveniente da fuori, con una percentuale che raggiunge addirittura il 75%.

Proprio per favorire i nostri pesci, è Coldiretti a consigliare di visionare con estrema attenzione l'etichetta posta sui banconi. In particolare dovrebbe essere monitorato il metodo di produzione, la zona in cui è stato pescato il prodotto e quale sia stata l'attrezzatura utilizzata. Non farlo, può aprire le porte ai pesci provenienti da altre zone del globo.


Articoli Correlati


La nostra Fan Page