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30 Ago 2016 / Territorio

Le coste del Salento sono puntellate da torri d'avvistamento, per la maggior parte risalenti ai secoli XV e XVI.

Le torri costiere salentine avevano come scopo principale quello di difendere la popolazione dalle scorrerie saracene, che in quegli anni aumentarono di numero e produssero molte vittime, come insegna il tragico martirio di Otranto. Molte di queste torri, nel 2012 vennero restaurate e riaperte al pubblico, offrendo di fatto una seconda vita a buona parte dei manufatti che hanno contribuito a scrivere la millenaria storia del Salento.

Le torri più interessanti della costa adriatica

Molte di queste costruzioni risalgono al periodo contrassegnato dalla dominazione spagnola, durante la quale Carlo V ne fece erigere a decine su entrambe le coste del Salento, terra che per ragioni geografiche rappresentava il principale obiettivo degli invasori turchi.

Particolarissima è Torre del Serpe, nei pressi di Otranto, che deve il suo nome al serpente che secondo la leggenda ogni notte risaliva dal mare per bere l'olio che teneva acceso il faro. Una notte, i Saraceni, non vedendo il faro, passarono oltre e si accanirono su Brindisi. Molto interessante è Torre Miggiano, nel comune di Santa Cesarea Terme, eretta su una splendida falesia a ridosso del mare.

Le torri della costa ionica

La costa ionica è caratterizzata dalla presenza di numerose torri di grandi dimensioni, spesso impiegate come sedi militari o per lo stoccaggio delle merci. A Torre Mozza, Marina di Ugento, spicca l’omonima torre, che ricevette quest'appellativo per il fatto che crollò dopo la fine dei lavori di costruzione.

Torre San Giovanni, sempre appartenente al comune di Ugento, oggi è impiegata come faro e come sede della guardia costiera. Torre Pali, presso Marina di Salve, è l'unica che ha la base immersa nelle acque del mare.

Da non perdere Torre Lapillo, nei pressi Porto Cesareo e Torre del Fiume, con le celebri Quattro Colonne, frazione di Nardò.


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