Il pesce è il protagonista di svariate ricette, ma non solo! Questo prezioso cibo è spesso protagonista anche di proverbi e modi di dire, conquistando un ruolo figurativo importante anche lontano dalla tavola.
Scopriamo insieme qualcuno!
Le proprietà dei pesci attraverso i proverbi: muti e istintivi
Un modo di dire molto famoso è "essere muto come un pesce". I pesci, infatti, sono animali che non emettono alcun verso né suono. Quando si ricorre a questa affermazione si vuole sottolineare il fatto che chi sarà "muto come un pesce" non rivelerà segreti né informazioni importanti.
Chi coglie le occasioni al volo "si butta a pesce", ovvero assume un tipico comportamento istintivo proprio di questi animali, che nuotano e vanno da una parte all'altra in maniera impulsiva, buttandosi tra una corrente e l'altra.
I pesci, fuori contesto
Uno dei detti più comuni è senz'altro "essere un pesce fuor d'acqua". Questa espressione si usa per rappresentare il disagio che prova chi è al di fuori del proprio contesto abituale, come, appunto, un pesce che si trova fuori dal mare, il suo habitat naturale.
"Fare il pesce in barile", invece, significa voler rimanere neutrale di fronte ad una situazione. I pesci conservati all’interno di un barile non possono vedere o sentire nulla di quello che accade intorno. La locuzione, quindi, fa riferimento all’atteggiamento di chi finge di non sapere nulla per evitare di schierarsi e di subire eventuali conseguenze.
L’uomo e i pesci
Per chi perde tempo e non conclude nulla il detto giusto è "chi dorme non piglia pesci". Questo proverbio deriva dal fatto che i pescatori lavorano soprattutto di notte, quando gran parte della gente è invece a dormire. Questo proverbio enfatizza il fatto che le persone che tendono a perdere tempo in cose futili spesso non riescono a concludere niente di buono (pigliare i pesci).
"Dare un pesce a un uomo lo nutrirà un giorno, insegnargli a pescare lo nutrirà tutta la vita" è un proverbio di origine cinese che sta a significare che non serve dare un oggetto o un "contentino" ad una persona, ma piuttosto è più utile insegnare a realizzare da sé quella determinata cosa oppure a procurarsela attraverso metodi o strumenti adeguati. Ad esempio, fare l’elemosina a chi non ha soldi è un gesto che, per quanto compiuto con le migliori intenzioni, non può risolvere lo stato di povertà di chi ne beneficia. Insegnare a una persona un mestiere, invece, la aiuterà a guadagnarsi da sé il necessario per vivere anche nel futuro.
Quando si parla di una persona o di una cosa che non ci ha particolarmente colpiti, nel bene o nel male, e che, anzi, ci lascia del tutto indifferenti, diremo probabilmente che non è “né carne né pesce". Quest’espressione calza a pennello per tutto ciò che risulta insignificante, che non è catalogabile, in senso figurato, né come carne né come pesce, le due grandi categorie alimentari che vengono comunemente contrapposte.