Il pesce fa bene alle ossa: il parere dei ricercatori

Aiutare le ossa: il contributo del pesce

La soluzione ideale è quella di arricchire il proprio regime alimentare con il pesce. Secondo dei recenti studi, il pesce migliora notevolmente lo stato delle ossa e soprattutto fa in modo che ci sia sempre un corretto assorbimento di calcio. Infatti ci sono alcune tipologie di pesci cosiddetti “grassi” (come ad esempio le sardine ed il salmone) che contengono buone quantità di vitamina D, indispensabile per la formazione e il benessere delle ossa.

Acidi grassi utili per la prevenzione dell'osteoporosi

Ma la vitamina D non è certamente l'unica sostanza presente nel pesce che aiuta lo stato funzionale delle ossa. Ci sono diverse specie che contengono un'elevata quantità di acidi grassi omega-3 di cui spesso si sente parlare in televisione. Non bisogna sottovalutare l'impatto di queste sostanze sulla salute umana: sono particolarmente consigliati i vari tipi di pesce azzurro così come il salmone. In alcuni studi è stato possibile evidenziare come un consumo regolare di pesce possa garantire un maggiore apporto di acidi grassi omega-3 e anche omega-6 che sono di fondamentale importanza per un corretto assorbimento dei minerali a livello osseo.

Alla base di alcune patologie a carico dell'apparato scheletrico possono esserci anche dei disturbi di assorbimento dei minerali come il calcio. Ecco perché consumare il pesce almeno due volte alla settimana potrebbe essere un'ottima variante.

Sarà anche utile ricordare che un maggiore apporto di pesce e quindi di acidi grassi omega-3 può aiutare l'organismo a prevenire l'osteoporosi. Questa patologia si sta diffondendo sempre di più ed è causata da un limitato assorbimento di calcio a livello osseo. Se è bene consigliare un aumentato consumo di pesce nei bambini, nelle donne in menopausa e negli anziani, non bisogna dimenticarsi che tutti potrebbero beneficiare delle sue ottime proprietà.