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30 Dic 2016 / Ricette

La guerra ormai è dichiarata e il consumatore consapevole è sceso sul campo di battaglia, armato delle migliori intenzioni.

 

Il nemico è lo spreco in cucina, colpevole di riempire le pattumiere di una metà del globo terrestre mentre l'altra soffre la fame. L'ingegno umano non ha limiti.

Lo chef svizzero MirKo Buri scaglia la prima freccia contro gli sprechi in cucina. Non si butta via nulla e tutto può essere riutilizzato, sostiene lo chef. Ad esempio, la buccia delle carote può aromatizzare il sale oppure con gli scarti delle verdure si possono realizzare ottimi dadi casalinghi. Lisa Casali, nota blogger, ci mostra la realizzazione pratica del proverbio "di necessità virtù". Sono numerose le ricette che inventa dove i protagonisti sono gli "zombie" del frigorifero.

Pomodoro brutto? Si, grazie

Brutto equivale a sano, come dimostra il movimento del cibo orrendo.

Sempre più spesso troviamo sui banchi dei mercati frutta non perfetta e nemmeno tirata a lucido. Le sostanze nutritive della frutta non trattata battono l'estetica in un match senza confronto.

A volte azzerare gli sprechi fa rima con solidarietà. A partire dal progetto Recovery Food Network, ideato da Ben Simon, si sono moltiplicate in tutto il mondo le donazioni del cibo in eccesso dei campus universitari ai cittadini bisognosi.

Un'altra strategia ci consente di uscire vittoriosi dalla lotta allo spreco: mangiare di meno. In un sol colpo, curiamo salute e pianeta! Se a questo aggiungiamo la riduzione delle portate a tavola, la vittoria non potrà che essere quella del consumatore consapevole che azzera gli sprechi e vive meglio.


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